Certe volte essere italiana ha i suoi vantaggi. Come alcuni di voi già sanno, vivo all’estero da tre anni. Qualche settimana fa, per puro caso, mi sono resa conto che stavo guidando da tre mesi a patente scaduta. Ero straconvinta che la scadenza sarebbe stata nell’agosto di quest’anno, invece era avvenuta in febbraio. YAHU. Presa dal panico, come tipicamente mi accade, ho cercato immediatamente di contattare il Consolato italiano. Anche perchè la futura assicurazione estera della mia auto aveva richiesto una copia della mia patente, per poter procedere con l’offerta per la copertura assicurativa. E io gliel’avevo spedita, ma – appunto – scaduta. E dunque temevo che se ne sarebbero accorti e mi avrebbero creato problemi. Così non avrei più potuto guidare, dato che l’assicurazione italiana della macchina era in scadenza.
Ma vi stavo dicendo che ho cercato di contattare il Consolato. Via telefono non è stato possibile. Ho provato tramite il sito web, ma non c’era nessuna sezione dedicata al rinnovo patenti. A quel punto una nuova ondata di panico mi ha assalita. Grondante di sudore, ho scritto un messaggio all’ufficio notarile del consolato, spiegando la mia tragica situatio. Poi mi è balenata un’idea: perché non chiamare la scuola guida dove vent’anni fa ho conseguito la licenza per guidare e implorare loro di darmi una mano? Così ho fatto. E così si è svolta la conversazione tra me e l’addetta:
– Pronto, sono Eireen, sono residente all’estero e ho la patente scaduta. Che faccio? Al consolato non mi rispondono.
– Beh se pensa di passare di qua a breve, la può rinnovare da noi.
– Sarò in Italia a fine maggio. Che procedura devo seguire?
– Si presenta qui con 100 euro al giovedì pomeriggio, il medico le fa una visita, poi le rilascia un documento di idoneità e dopo circa tre mesi riceve a casa il bollino di rinnovo da attaccare sulla patente.
– Ok, ovviamente devo prendere un appuntamento (dato che qua in Germania senza appuntamento non puoi neanche andare al supermercato a comprare il latte).
– (trattenendo a stento le risa) Appuntamento? Ma no, passi quando vuole! Noi siamo qua.
– Comunque ha capito che sono residente all’estero, vero? Potrebbe essere un problema (abituata alla rigidità tedesca).
– A me non interessa dove risiede. Basta che abbia un indirizzo italiano al quale mandare il bollino.
– Ok, ma la patente è scaduta da ben tre mesi. Che faccio? (abituata alla rigidità tedesca).
– Ahahahahah da tre mesi? Solo? Beh fa poi lo stesso. Ci vediamo quando viene in Italia. Arrivederci. Clic tuttutututu.
DUNQUE: VIVA l’ITALIA!!!!
Qualche giorno dopo, tornata in ufficio da una riunione, trovo una chiamata persa sul cellulare. Numero tedesco. Richiamo.
Ecco come si è svolta la conversatio conversationis.
– Pronto? (in italiano – io non capivo chi mi avesse chiamato da un numero tedesco e poi parlasse italiano)
– Eeeehm salve mi chiamo Eireen, ho visto una chiamata persa sul mio cellulare con il vostro numero.
– Aaaaaaaaaaaah sì certo signora Eireen, come no! Ma certo, ho cercato di chiamarla in merito a quella vicenda. (Eireen: vicenda?? Ma chi è questo?) Sa, ho ricevuto il messaggio e la chiamavo per discutere. Ho visto, sa.
– (Eireen, cercando disperatamenti d’interrompere il flusso, ma senza risultati e chiedendosi: ma chi ****** è??? Poi, dopo parecchio tempo) Scusi, abbia pazienza, ma chi parla?
– Aaaaah certo, certo, mi scusi. Sono Alessio Bonetti, vice-console dei vice-consoli, la chiamavo in merito a quel messaggio che ci ha mandato per la patente (rumori vari indefinibili di sottofondo, piuttosto disturbanti). Mi deve scusare sa eh, ma il Consolato non è competente purtroppo per le patenti. – Carloooooooooooooooo, Carlooooooooooooooooooooo. Mi scusi eh signora Eireen. Carloooooooooooooooooooooooo, vie’ quaaaaaaaaaa! Che cosa fail ì! No, le assi, ti avevo detto di no, lascia stare. Carloooooo. Ma che fai? Ma che trapani? Senti, ne parliamo dopo eh. Giovanni, ci pensi tu magari. Scusi eh sa, signora Eireen, ma qua abbiamo dei lavori in corso. Mi perdoni, porti pazienza. Carlooooooooooooooooooooooooo, Carloooooooooooooooooo! Eh piantala co‘ ste assi t’ho detto! Senta signora, deve sapere che il Consolato non è competente per questo tipo di problemi. Lei deve contattare la sua motorizzazione. Ahi, però lei è iscritta all’AIRE, giusto? Carlooooooooooooo. Le tendeeeeee. Quindi non risiede più in Italia. Quindi non potrebbe rinnovare la patente in Italia. (Eireen tenta inutilmente a più riprese d’interromperlo, per spiegare che ha giá contattato la scuola guida e chiarito tutto.). Senta, questo può essere un problema, sa? Perchè in teoria non potrebbe (notare l’uso del condizionale e del “in teoria” ). Ma faccia così: contatti la motorizzazione e, se ha occasione di andare in Italia, passi di là e dica di essere residente ancora là. Compila il modulo, dichiara una residenza in Italia e via. Non si dovrebbe, ma sa… Che vuole farci? Carlooooooooooo, le tende!!!! Lo sappiamo solo io e lei aum aum. Io non lo dico a nessuno, lei non lo dice a nessuno (Eireen: sì, tranne ai 7 lettori del mio blog) e siamo a posto! Carlooooooooooooooo. Le vuoi levare le tende da lì, sì o no? Ma insomma come te lo devo direeeeeeeeeeee? Scusi eh sa, signora, porti pazienza arrivederci eh. Carloooooooooooooooooooooooooo! Rimetti a posto le tende. Ma che stiamo a scherza’!!!
– Grazie di tutto dr. Bonetti. È stato gentilissimo. Arrivederci.
Diciamocelo: fosse accaduta la stessa cosa a un tedesco in Italia, questo avrebbe dovuto rifare la scuola guida da zero! Perciò, ancora una volta: VIVA L’ITALIA!
Anch’io patente scaduta, ma da più di un anno! Non me ne ero accorta 😛
(ma non ho la macchina)
Uahuahuahau sarei curiosa di sapere come ti risponderebbe il consolato di Vienna in questo caso ahahahaha!
A costo di essere tremendamente ripetitivo non posso far altro che dire: perché tutto questo non mi sorprende??
Io ho dovuto rinnovare la patente (x la prima volta a dicembre). Ero preoccupatissima, non sapevo come fare. Ho addirittura chiesto alle autoscuole in Germania, e qui con solo €40 e in 5 giorni mi avrebbero dato una bella patente tedesca, che non scade mai. Alla fine sono riuscita a rientrare anch’io in Italia e andare nella mia autoscuola. Io pero’ ho pagato €80. Ho fatto anche scrivere al dottore “priorita’ per estero”. Il tagliandino ci ha messo comunque 3 mesi per arrivare e io ho guidato per tutto quel tempo in Germania e in Svizzera con la patente scaduta e con la ricevuta dell’autoscuola che ha valore solo in Italia…
PS: la prossima volta, tra 10 anni, dovrai rinnovarla quando compi gli anni.
PPS: sei iscritta all’AIRE?
Ciao Elena, se io avessi potuto, avrei trasformato la mia patente italiana in patente tedesca. Quello era e resta il mio progetto: solo che qua nessuno ti converte una patente estera scaduta. Quindi PRIMA ho dovuto rinnovare il documento italiano e ora posso fare la conversione. Anche io ho chiesto l’urgenza del rinnovo in quanto residente all’estero e il bollino è arrivato dopo “sole” tre settimane a casa di mia mamma, che poi me l’ha spedito.
Sì, sono iscritta all’AIRE. Bonne journée!
Io sto aspettando che l’AIRE mi risponda riguardo l’iscrizione ormai da diversi mesi, evviva l’Italia! 😀
In bocca al lupo! La mia AIRE ci ha messo solo due o tre settimane.
Lol… Io ho sei mesi di tempo, o meglio loro si prendono sei mesi di tempo per iscriverti al registro… Anch’io sto aspettando la conferma di registrazione… Di questo passo faro’ prima a restituirgli passaporto e cittadinanza hahaha
In effetti bastano 80€ per rinnovare la patente. Una visita medica del piffero e via.
Comunque gustossima la scena del viceconsole.
un abbraccio
O.T. Per agosto sei disponibile su Caffè letterario? il 4 agosto è una data utile?
“Comunque gustossima la scena del viceconsole.”. Pensa che è tutto vero: mi sono limitata a ironizzare solamente un pochetto su questa cosa di Carlooooo, ma neanche troppo! 😉
E’ vero che la patente tedesca non si rinnova mai?
Sì è vero. Difatti a breve farò convertire la mia patente italiana in tedesca, per evitare futuri problemi!
Fai bene!
Per aogsto non ho ricevuto notizie…
Hahaha spassosissimo articolo!! 😀 io patente italiana riconvertita in una British da 3 anni.. mi scadeva dopo pochi mesi dall’entrata in UK, e non mi sono voluta star a rompere le scatole.. le pochissime volte che sono tornata in Italia, quella britannica è pure europea quindi vale anche in Italia… figurati che all’epoca ho pagato 50 sterline per la conversione e non pago per cambi di indirizzo e altre cose, faccio online, mi arriva quella nuova a casa e rimando loro la vecchia. Rinnovo ogni 10 anni, senza aspettare bolli e cose varie.. 😉
Dimenticavo… mi è giunta notizia che ai consolati tedeschi non sono così male… perlomeno hai parlato con qualcuno.. ai consolati di Londra, Edimburgo e Dublino sono tutti desaparecidos.. o ci vai di persona o nada… Le tre volte che li ho contattati, le risposte sono da far cadere le braccia in terra…e non stanno rimettendo tende 😀 😀
Non ho esperienza con altri consolati e non posso fare paragoni. In quello di cui parlo in questo articolo non esiste la possibilità di prenotare appuntamenti via telefono, ma solo via e-mail (e gli anziani?) e non si può andare senza appuntamento. Al telefono non rispondono, ma c’è un call center serale a pagamento che sostituisce il servizio. A parte questo, non posso per nulla lamentarmi, almeno finora. Io e mio marito ci siamo iscritti all’AIRE un mese prima delle scorse elezioni, proprio per poter votare da qui. Temevamo di non farcela, ma abbiamo ricevuto le schede a casa nel giro di tre settimane. Poi quella di mio marito riportava il nome di nostro figlio, ma ok… piccolo dettaglio. Il fatto che qualcuno si sia interessato del mio caso patente e mi abbia contattata per chiarire, è da apprezzare. In più questa persona è stata gentilissima. La conversazione è stata folkloristica, ma utile. Ho ricevuto anche ben tre risposte alla mia mail all’ufficio notarile. Che cosa posso volere di più?
No, qua e’ un disastro osceno… Al telefono non rispondono mai.. L’unica volta che mi hanno risposto, mi hanno fatto spendere 20 minuti a dire la stessa cosa a 4 persone differenti, alla fine se ho dovuto far pratiche sono dovuta tornare al comune di nascita… No, roba da ubriachi.. Magari lo sono, assaggiano i liquori locali… 😛 le emails hanno avuto una risposta media, quando mi hanno risposto, di 15 giorni… Non mi hanno mai voluto aggiornare ne’ la situazione scolastica ne’ lavorativa da quando mi sono iscritta (sono ancora iscritta con una definizione stile lavapiatti…) e, il colmo, non trasferiscono pratiche all’interno della stessa nazione (cioe’ ero all’Aire Scozia e mi hanno fatto reiscrivere a quella inglese quando mi sono trasferita). Ormai ho perso le speranze…
Reblogged this on Merlin and the Round Table Knights and commented:
Ribloggo questo divertentissimo articolo che ho trovato su La Pozione Magica, riguardo…alle difficoltà degli italiani expats quando devono (ahimé) contattare uno dei loro consolati…. 😀
Ciao,bell’articolo, me lo immagino il tipo del consolato. Noi siamo iscritti all’AIRE e siamo stati piu volte al consolato di Francoforte, nonostante l’atmosfera sia piuttosto simile a quella che descrivi, in realta mi sono sempre trovata bene. Abbiamo fatto domanda di pubblicazioni di matrimonio e (per ora) e’ filato tutto liscio, non so per altre cose. E’ vero che devi prenotare via mail e per molte cose devi andare di persona, perö se tu gli mandi una mail ti rispondono sempre e mi hanno addirittura chiamata al telefono per dirmi che era tutto a posto. Onestamente abbiamo avuto piu difficiolta a stipulare le assicurazioni delle macchina/moto qui in Germania, in quanto non ci volevano riconoscere la classe di merito (che qui e’ diversa) quindi ci volevano far pagare di piu, in pratica ripartire da zero!!
Sì, anche io ho avuto non pochi problemi con l’assicurazione auto tedesca. Ho presentato un attestato di rischio con bonus/malus 0 e loro l’hanno interpretato come uno 0 tedesco (=neopatentato). A quel punto sono dovuta diventare imbecille per quasi tre settimane per ottenere dalla mia assicurazione italiana un certificato in inglese che dicesse che non faccio incidenti da 13 anni. Avuto quello, le cose si sono sistemate, ho ottenuto la classe di rischio tedesca 13 (=una delle più basse), ma che fatica. Alla faccia delle procedure uniformi in Europa! 😉
Tra i vari consolati italiani con cui ho avuto a che fare, direi che quello di Amsterdam eccelle in professionalita (mi hanno pure rifatto un passaporto non scaduto in tempi record), segue quello di Monaco, nonostante il folklore ormai noto, pero’ confermo che rispondono alle email.
Er peggio e’ stato quello di Barcellona, dove per prenotare un appuntamento lo puoi solo fare sul loro sito web e devi praticamente farlo a mezzanotte perche a mezzanotte e un minuto gli appuntamenti (per il mese dopo, si noti) sono gia finiti. Poi quando finalmente arrivi allo sportello c’e una bambasciona bionda de RRoma che ti dice sempre di no (non voleva neppure registrare il mio neonato figlio). Non sono nemmeno riusciti a farmi pervenire le schede elettorali dopo 6 mesi dall’essermi registrata.
Poi, il consolato in Rwanda e’ dentro una carrozzeria auto, quello a Khartoum in un bel villone e pure loro sono simpatici e organizzano delle belle feste per gli espatriati. Quello di Bogota’ non me lo sono filato. All’ambasciata di Nairobi pare l’ambasciatrice sia una fascistona che festeggia pure il compleanno del Duce.
La patente l’ho scambiata in Spagna, a saperlo aspettavo qualche mese e la scambiavo qui cosi non dovevo piu rinnovarla. Vabbe, io tra 3 anni (anzi 2) in teoria posso richiedere la cittadinanza tedesca (ossignore!) e mi rifaccio tutti i documenti.
Elena, adoro questo tuo commento: è folkloristico da matti! Che meraviglia! Anche io vorrei poter dire: sai, quello di Pechino odora di incenso, quello di NYC è immenso, quello di Cape Town è divertente…. Eeeehhh sognare!
Comunque la cittadinanza tedesca puoi chiederla, ma anche conservare la tua italiana: non si deve più rinunciare come una volta. Giusto per tua info. Che poi magari lo sapevi giá. E tra l’altro anche mio marito, volendo, tra 6 mesi potrebbe richiedere quella tedesca. Ma per ora non credo che ne abbia troppa voglia (bisogna anche studiare per il quiz!).
un quiz? ommioddio e che chiederanno mai? poi devo pure far finta di parlare tedesco?
Ma certo, c’è il quiz! Serve a vedere quanto sei davvero tedeschizzato. Tipo ti chiedono “Quanto ti piacciono i Würstel con i crauti?” e poi ne devi mangiare uno davanti a loro. Oppure: “Hai il bidet a casa?” e se dici di sì, ti bocciano. Uahauaauah! (il quiz però c’é davverO. su storia, geografia, tradizioni, sport etc…etc…).
C’e’ anche per il Regno Unito il quiz… Spero non mi chiedano quanti bagni ci sono a Buckingham Palace 😀 si, purtroppo la cittadinanza non si perde quando se ne acquista un’altra… Peggio, si deve pagare salato per rinunciarvi e scommetto che siamo gli unici ad avere un tariffario al riguardo 😦
Senza parole… non ho potuto non condividere questo splendido post!
Ti ringrazio di cuore, Vale! 🙂